SIAMO SIMILI O SIAMO ALL’OPPOSTO? PARTE TERZA
SE NON HAI LETTO LA PARTE PRIMA TI SUGGERISCO DI FARLO PRIMA DI ANDARE AVANTI
PARTE TERZA: IL COLORE VERDE Le persone che utilizzano in modo predominante queste caratteristiche danno molta importanza ai valori e alle relazioni non superficiali.
Non sono “animali sociali” ma preferiscono avere poche relazioni ma profonde. La fiducia reciproca e l’armonia all’interno del loro gruppo di lavoro sono elementi imprenscindibili per poter dare il meglio di sé tanto che possono fungere da barometro per quanto riguarda la consistenza etica delle azioni di un’organizzazione. Essendo orientati a relazioni democratiche che valorizzano l’individuo, la loro parola d’ordine è condivisione e questo li porta ad evitare qualsiasi tipo di conflitto e di discussione anche quando ce ne sarebbe bisogno. Per lo stesso motivo fanno fatica a lavorare in ambienti nei quali non si respirano armonia e relazione.
Sono sinceramente interessati ai sentimenti ed ai rapporti con le persone e questo loro grande desiderio di comprensione li porta ad essere degli ottimi ascoltatori e di conseguenza dei coach naturali. Dovrebbero però ricordarsi che la crescita di un collaboratore passa a volte anche attraverso il superamento di resistenze e conflitti necessari che non devono e non possono essere evitati ad ogni costo. Essendo di base accomodanti, a volte vengono percepiti come passivi. Attenzione però a non andare contro i loro valori personali ed i loro principi perché vi troverete di fronte un muro di cemento armato; infatti, tendono a giudicare il loro operato e quello altrui rispetto ai loro principi personali e possono diventare insolenti e cocciuti e addirittura fare dell’ostruzionismo se pensano che questi principi vengono violati. Il rispetto delle regole è un punto fondamentale e non stimano un “capo” che non si spende in tal senso.
E’ una fortuna averli in squadra perché lavorano per smussare tutte le tensioni e facilitare gli altri nel dare il loro contributo anche a costo di far passare il loro stesso contributo in secondo piano ed essere sottovalutato; è quindi compito del manager in questi casi valorizzarlo e renderlo visibile.
Prediligono lavorare con metodo e ritmi cadenzati e di conseguenza reagiscono male alla pressione e agli imprevisti che rischiano di compromettere la loro organizzazione. Sono degli ottimi pianificatori e rappresentano l’ideale nella fase di consolidamento di un’azienda e/o nella gestione dei clienti post vendita.
Possono aumentare la loro efficacia se:
1) rendono più visibili i loro contributi;
2) metabolizzano che il metodo è un mezzo e non l’obiettivo;
3) non sempre si può utilizzare la condivisione a 360°
4) gli imprevisti e gli errori vanno accettati e gestiti